Non dimentichiamoci di Tod Papageorge

Chi è Tod Papageorge? Mi risuonava oggi mentre camminavo per strada con la fotocamera in mano, e pure è un fotografo centrale nella storia della fotografia Americana. Non è un fotografo che viene citato tanto, ma ha influenzato tanti fotografi che oggi amo ed ha lavorato hai progetti di Garry Winogrand un fotografo che cito spesso sul blog e che amo profondamente.

Forse non tutti conoscono questo nome quando si parla di grandi maestri? Ma nel mondo della fotografia, è una leggenda e spesso quando scrivo sul blog lo cito.

Nato nel 1940, Tod Papageorge è originario del New Hampshire ed ha sviluppato un interesse per la fotografia, durante gli anni del college a soli 20 anni. Negli anni 60 quando si trasferì a New York inizia la sua carriera come Freelance e dopo qualche anno comincia ad insegnare alla Yale University, influenzando e formando numerosi studenti che sono diventati a loro volta fotografi di successo, come Sage Sohier.

La sua ispirazione

Papageorge ha studiato alla University of New Hampshire, ma la sua vera formazione è avvenuta nelle strade di New York, traendo ispirazione da Henri Cartier-Bresson e Robert Frank come i suoi amici di strada.

La sua fotografia

Guardando le sue fotografie si denota come i spazi affollati e non sono di suo interesse, c’è sempre l’elemento umano a farne da soggetto principale ma o è lontano dalle persone o è talmente vicino che non si capisce il contesto.

Le sue composizioni si concentrano su vie di fuga e triangoli, infine layers in qualsiasi contesto. Ha anche scattato a colori mantenendo in alcuni progetti lo stesso linguaggio, ma la cosa affascina è il suo approccio che sembra diverso sia nei parchi che nel centro città.

Non c’è nessuna luce artificiale nei suoi scatti, lo si denota proprio dalle alte luci dei suoi scatti in bianco e nero.

La produzione di foto che mi piace di più è quella degli anni 70, quando si è distaccato completamente dalla fotografia Europea e si è lasciato andare.

Gli Amici di Tod

Papageorge ha condiviso molto con Garry Winogrand e lo aiutava anche negli editing un periodo si vendeva anche con Diane Arbus e Friedlander.

I suoi lavori che bisogna conoscere

“Passing Through Eden”

Una delle opere più celebrate di Papageorge è “Passing Through Eden”, un progetto incentrato su Central Park di New York ed è uno dei libri che amo di più.

“American Sports, 1970: Or How We Spent the War in Vietnam”

Un altro lavoro significativo è “American Sports, 1970”, che esplora il mondo degli sport americani durante un periodo di grande turbolenza politica e sociale, c’è una fotografia di questo progetto che vede protagoniste tre donne che formano un triangolo.

Ama anche costruire delle serie ma io preferisco i suoi progetti fotografici.

Consigli di Papageorge per i fotografi emergenti

Per i fotografi emergenti, Papageorge consiglia di sviluppare una visione personale e di essere pazienti nel proprio lavoro. Sottolinea l’importanza di osservare attentamente il mondo intorno a sé e di trovare la propria voce unica attraverso la pratica costante e la sperimentazione.

Conclusione

Nel corso della sua carriera, Papageorge ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti per il suo contributo alla fotografia. Tra questi, spiccano il Guggenheim Fellowship e il National Endowment for the Arts Fellowship, che attestano la sua importanza nel campo delle arti visive.

Nonostante la sua lunga carriera, rimane curioso e ancora pubblica i suoi progetti e organizza mostre il che è molto affascinante.

Io vi invito a studiare i suoi lavori e a farvi ispirare dalla sua investigazione.

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Buona Luce

Emanuele