Alec Soth: Un Maestro della Fotografia Contemporanea

Alec Soth è uno dei fotografi che ho subito scritto nella lista dei miei best 10 per tante ragioni che sicuramente questo articolo non riuscirà a contenere ma ci provo, non si sa mai. C’è chi mi ha detto che non lo reputa neanche un fotografo e non andrebbe citato tra i fotografi di strada, era allora il lontano 2015 e frequentavo collettivi e gruppi di fotografia e il nome “Alec” compariva spesso nelle discussioni perché non si sapeva dove posizionarlo e a qualcuno faceva anche paura per la sua cultura fotografica.

Semplicemente è un fotografo e un artista in tutti i sensi, e non lo si poteva catalogare perché è senza dubbio un artista poliedrico.

È nato nel 1969 a Minneapolis, Minnesota. Ha ricevuto numerosi premi e onorificenze, tra cui la prestigiosa Guggenheim Fellowship. Il suo lavoro è stato esposto in importanti istituzioni culturali di tutto il mondo, come il Museum of Modern Art (MoMA) di New York e il Walker Art Center di Minneapolis.

Influenze e Mentori

Nel corso della sua formazione, Soth è stato influenzato da numerosi artisti e fotografi. Le opere di fotografi come Robert Frank e William Eggleston hanno avuto un impatto significativo su di lui, ispirandolo a esplorare temi di vita quotidiana e a catturare momenti spontanei con una sensibilità unica. Inoltre, i suoi mentori e insegnanti alla Sarah Lawrence College hanno giocato un ruolo cruciale nel suo sviluppo artistico, incoraggiandolo a perseguire la sua passione per la fotografia documentaristica.

La sua fotografia

Soth ha sviluppato uno stile unico che combina elementi di reportage, ritrattistica e paesaggio urbano e riesce a catturare l’essenza delle persone e dei luoghi con una sensibilità rara.

Quando vidi per la prima volta le sue fotografie pensai a Stephen Shore , poi invece mi resi conto che c’era una ricerca completamente diversa, esplora temi come la solitudine, il sogno americano.

Utilizzando una fotocamera di grande formato, Alec Soth percorre in auto tanti chilometri, fermandosi per chiedere ritratti oppure soggiornando in motel, riuscendo così ad entrare nella vita delle persone. L’uso del grande formato gli ha portato un’esperienza di scatto diversa, caratterizzata dall’attesa e dall’interazione, influenzata non solo dal mezzo, ma anche dall’approccio stesso. Immaginate di dover portare con voi una lavatrice ogni volta che scattate una foto: questo comporta un peso significativo e una mancanza di discrezione, diversamente da chi pratica la fotografia di strada. Per Soth è esattamente il contrario ed è forse per questo che il suo lavoro mi ha sempre affascinato.

Entra in punta di piedi nella vita delle persone, per poi stabilirsi completamente. Chiede il permesso e riesce a scattare con tempi di posa che per molti sarebbero impraticabili. Questo approccio unico, che combina pazienza e sensibilità, permette a Soth di catturare immagini profondamente evocative e intime, rivelando aspetti nascosti della quotidianità e dell’umanità.

Le fotografie d’interno oppure di paesaggio urbano raccontano così tanto che anche solo una fotografia potrebbe essere un progetto. Le sue composizioni sono attentamente studiate, ma mantengono sempre una qualità spontanea che le rende incredibilmente umane, come se qualcuno gli dicesse qual’è il momento di scattare.

Scatta in bianco e nero o a colori, rispettando entrambi i linguaggio e per me è ammirevole e non solo, quando sfoglio un suo lavoro mi sembra di vedere un film proprio per la capacità che ha di editare i suoi lavori.

I soggetti che fotografa si trovano nel contesto in modi che non so neanche spiegarvi, a volte sembrano rispecchiare il contesto altre volte no.

Mettersi in discussione

È stato definito un fotografo solitario e sognatore, ma in tutti i video o documentari, video lezioni ha sempre messo in discussione se stesso. Ricordo una diretta streaming su yotube dove Alec leggeva ed ascoltava i spettatori mettendo in discussione le sue conoscenze aprendo anche discussioni interessanti.

In un documentario spiega anche la forza interiore che ha dovuto cercare per continuare la sua carriera da fotografo, parla in modo sincero e questo mi ha sempre colpito.

Condivisione

Ha un canale youtube dove qualche anno ha girato dei video molto interessanti, dove fa vedere la sua libreria e parla dei suoi libri preferiti. Tanti libri sono per bambini ed ha una collezione incredibile.

In molti video parla anche del suo processo, di come si muove e come esplora un posto e come distingue un progetto commissionato da uno personale.

Conclusione

Da un bel pò non pubblica poi così tanto sui social, ma sta usando subbstack per parlare del suo lavoro ma solo se vi iscrivete con un abbonamento. Per me Alec è un fotografo da studiare, che sa affascinare e ogni volta che guardo un suo contenuto o video in genere c’è sempre da imparare.

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Buona Luce

Emanuele