Fotografia in bianco e nero: dico la mia

Amo follemente il bianco e nero mi dà sempre l’opportunità di esprimermi al meglio. Di seguito alcune riflessioni personali sparse sulla fotografia in bianco e nero.

Fotografia in bianco e nero, cosa ne penso

Perché prediligo la fotografia in bianco e nero

In tutte le più grandi opere visive, compreso il cinema, i grandi artisti non hanno mai abbandonato il bianco e nero. Scattare in bianco e nero significa poter trascurare una variabile, quella del colore, e potersi concentrare sulle altre: espressioni facciali, sguardi, forme, gesti, dettagli.

Un’obiezione ricorrente all’uso che viene fatto del bianco e nero in fotografia e videografia consiste nel sottolineare il fatto evidente che noi vediamo a colori. Anche se questo è vero, bisogna considerare che non tutti percepiamo i colori allo stesso modo. Alcuni studi dimostrano che la genetica ha un ruolo importante per l’affinità ai colori. Infatti le donne sono capaci di distinguere più colori rispetto agli uomini.

L’occhio umano riesce a distinguere invece solo 14 tonalità di grigi, il che significa che limitare la gamma di colori da percepire garantisce una maggiore corrispondenza fra l’immagine catturata dal fotografo e il modo in cui viene vista da chi la guarda.

Ilford HP5 | Leica M6

Chi scatta in bianco e nero si focalizza sui contrasti e sui grigi, immaginando nella sua mente il risultato finale e, se scatta in analogico, studiando grigi e contrasti della pellicola che sta utilizzando.

Conclusione

Siate liberi di sperimentare, non esistono regole dovete solo seguire il vostro istinto.

Buona luce