Una fotografia che mi ha accompagnato questa settimana

Spesso mi domando quale sia la fotografia che mi ha accompagnato questa settimana, se è la mia o quella di un grande maestro. Mi spiego meglio: delle settimane mi capita di scattare o guardare delle fotografie poi in qualche modo non solo mi influenzano ma chiudendo gli occhi mi trovo d’avanti la suddetta fotografia. In alcune occasioni manca un input o un pensiero che ricordi la fotografia e quindi spesso rimango a fissare la libreria con la domanda, quale fotografia vuoi rivedere? ricordi di chi è?

O in alternativa quando in una pausa caffè dopo aver scattato qualche rullino penso, quale delle scene o posti mi ricordano una fotografia di un grande maestro? Poi in autobus mi rendo conto che forse sto esagerando e così tra le continue conversazioni e domande che genera la fotografia aumento questo carico che appesantisce la giornata.

Oggi voglio raccontarvi quello che mi è successo qualche giorno fa, e di questa fotografie che mi è tornata in mente e che mi ha particolarmente coinvolto appena ho trovato un input. Questa è una delle tante fotografie, ma di solito sono tante e a volte facci fatica a ricordare il fotografo che le ha scattate.

L’Input un una calda giornata di aprile

Decido un martedì di scendere questa volta alla metro Cavour, scatto ma non tanto finche non trovo questo incrocio e rimango li a scattare e ad osservare se qualcosa attirava la mia attenzione e dopo due ore e un rullino scattato la batteria del dell’esposimetro si scarica. Di solito ne ho un paio con me perché dimentico di mettere la posa B alla M6 che dovrebbe evitare che la piccola batteria LR44 si scarica, e decido di trovare un negozio nelle vicinanze poso la macchina fotografica e comincio a fotografare con lo smartphone.

Così nel tragitto che faccio trovo questo leone e scatto dal basso una foto all’intera finestra, e penso : questa è la fotografie che mi tornerà in mente più volte e stasera sicuramente devo sfogliare il libro “The Americans” di Robert Frank.

Mi sto riferendo a tutto ciò perché spicca quella intitolata “Political Rally, Chicago” che raffigura un politico in piena azione durante un comizio. La figura del politico, con la bocca spalancata e le braccia tese, trasmette una carica di energia e urgenza. La fotografia non cattura solo l’aspetto fisico dell’uomo, ma anche il fervore e l’emozione del momento politico che stava vivendo l’America negli anni ’50.

Riflessioni Personali

Ogni persona può avere le proprie fotografie a cui non smette mai di pensare, immagini che hanno un significato speciale e personale. Potrebbe trattarsi di una foto di famiglia, di un viaggio, o anche di uno scatto casuale che ha catturato. Quello che rende queste fotografie così potenti è la capacità di connettersi con la nostra esperienza umana e di risvegliare ricordi e sensazioni che altrimenti potrebbero essere rimasti sepolti nel passato.

E io mi sto domandando come mai ho ricordato in particolare quella fotografia e come mai il leone è stato il trigger? Sarò matto? (forse si) anche perché la fotografia “Political Rally, Chicago” ha un volto apposto del leone ed è in verticale.

Buona Luce

Emanuele