Scattare per strada includendo persone cose, ricordi ed emozioni passate oppure investigare un tema vi sembrano tanto scontate? In realtà la fotografia è una conversazione con noi stessi e che entra a far parte del nostro linguaggio.
Se anche voi quando camminate con la macchina fotografica al collo, scattate d’istinto allora dovete per forza continuare a leggere questo articolo.
Nei tuoi scatti ci sei tu
Se tornati a casa i scatti non vi piacciono, è del tutto normale. In quelle fotografia c’è qualcosa che ti rappresenta e che ci rende vulnerabili.
La fotografia è un investigazione personale e un continuo dialogo che vi porta a scoprire dei lati del vostro essere, le persone che incontrate o i posti che visitate rappresentano solo una piccola parte della vostra conversazione, e trova uno scopo nel momento in cui alzate la macchina fotografica per portarla il vostro occhio verso il mirino.
Il fotografo deve capire che La fotografia è un mezzo, che gli permette di esprimere concetti e pensieri che normalmente non può esprimere.
Preoccupatevi di mantenere una conversazione, scattando tutti i giorni.
La tua fotografia non piace a tutti
I film non piacciono a tutti per un solo motivo, e cioè raccontano qualcosa delle persone che hanno lavorato oltre la trama del film. L’immagine riflette le emozioni e chi le guarda deve essere pronto ad empatizzare, ma purtroppo non tutti siamo pronti a capire che la fotografia è un linguaggio che supera tutte le discipline artistiche.
Tutti abbiamo bisogno di un immagine. Ma chi realmente capisce che dietro ogni fotografia c’è qualcosa che racconta il fotografo non dirà mai bella ma buona proprio perché la fotografia non è solo estetica.
A un certo punto fotografare diventa frustrante, cominciamo ad analizzare il processo a rimetterci in discussione proprio perché vogliamo far arrivare quelle domande allo spettatore ma non arrendetevi mai arriverà sempre qualcuno che capirà che dietro quella fotografia c’è una parte di voi.
Conclusione
La motivazione gioca un ruolo importante e i grandi fotografi come Winogrand ci hanno insegnato proprio questo, che domani qualcuno capirà qualcosa di noi stessi che ci farà riflettere.
Buona Luce
Emanuele