Quando le discipline si incontrano

L’incontro tra discipline diverse è come un’armoniosa sinfonia che unisce note uniche in un’unica melodia. In questo articolo, voglio parlarvi di alcune discipline che mi hanno colpito particolarmente, per processo e forma. Queste forme d’arte, apparentemente distanti, si intrecciano in un mondo di creatività e sensibilità, rivelando come l’interazione tra discipline possa creare esperienze multisensoriali e storie coinvolgenti.

Il processo, dopo un pò di tempo diventa una distorsione perché riusciamo a percepire che in qualche modo incontriamo dei processi simili e che viaggiano in modo parallelo con la fotografia ma non si incontrano mai. Questa ragazzi è l’arte, piena di domande e interpretazioni io sono affascinato dal processo, chi è l’artista e com’è arrivato a quella conclusione oppure perché non ha terminato l’opera come nel caso della 9 Sinfonie di Beethoven.

Già ho parlato del processo e vi invito a recuperare l’articolo, vi ricordo che il mio è un blog personale e di sperimentare voi stessi e di sbagliare perché è giusto così.

La Scrittura: Una Penna che Dipinge Parole

La scrittura è una forma di espressione che dà vita alle parole. Può evocare immagini vivide e fragranze sottili nella mente dei lettori. Le descrizioni dettagliate di luoghi, personaggi e momenti possono essere potenziate dalla magia delle immagini fotografiche e dalla suggestione delle fragranze evocative, creando un’esperienza letteraria multisensoriale che permette ai lettori di immergersi completamente nel mondo del racconto.

Roberta mi parla spesso dei suoi scritti, sono più di 20 anni che scrive un romanzo a quattro mani, per me è impensabile ma è affascinante.

La fotografia è un arte solitaria ma allo stesso tempo ha bisogno di una condivisione, e spesso parlo della filosofia di condivisione ma Roberta ha deciso di condividere a pieno la sua arte con una persona a lei cara e condivide con pochi quella che è la sua avventura nel mondo della scrittura. Mi racconta spesso in macchina delle storie a volte secondarie ai suoi personaggi, per me è affascinante quanto inquietante perché riesce a trasmettermi nei primi minuti un immagine vivida delle scene.

Per me che scrivo sul blog e sto scrivendo un libro vedere quelle immagini mi esalta e spesso con lei parlo di questi mondi che si intrecciano, e che intreccio costantemente. La scrittura, specialmente la poesia è molto legata alla fotografia, perché evoca alcune scene e le idealizza e guida attraverso un racconto e la fotografia invece dalla realtà estrapola attraverso l’inquadratura e la composizione una scena, il bello è che sta a noi l’interpretazione.

Queste due arti condividono tanto, sono come due binari paralleli che incontrano dei meccanismi simili, per farvi un esempio uno scrittore è vincolato da un foglio o da uno schermo e dal movimento degli occhi dei lettori e dal loro vissuto.

Profumeria: L’Arte di Creare Memorie Olfattive

La profumeria è l’arte di creare fragranze che evocano emozioni e ricordi. Quando si fonde con la scrittura e la fotografia, la profumeria può arricchire ulteriormente l’esperienza dell’utente. Le descrizioni olfattive nei racconti possono essere accompagnate da fragranze reali o immaginarie, che aiutano i lettori a immergersi profondamente nella narrazione. La profumeria può aggiungere un livello di realismo e coinvolgimento emotivo alle storie, trasportando i lettori in mondi immaginari attraverso il potere evocativo dei profumi.

Basta pensare alle lettere che i fidanzati si scrivevano ai tempi dei nostri nonni che andavano a lavoro o in guerra, si lasciava sempre all’interno delle lettere un profumo o un pezzo di una pianta profumata per aggiungere un livello emozionale in più all’esperienza di lettura. Spesso aprendo i cassetti dei miei nonni trovavo fiori profumati nelle lettere o nei libri trovavo ramoscelli con fiori secchi, secondo voi che tipo di esperienza volevano lasciare? cosa volevano evocare nell’aprire una lettera o un libro?

Mia sorella Cry è un appassionata di profumi, spesso parliamo di questi mondi artistici che sembrano tanto lontani ma vicini in qualche modo.

Il profumo è riproducibile come una fotografia perché possiamo stamparla quante volte vogliamo.

Cry mi racconta che non a tutti piacciono dei profumi perché possono ricordare persone scomparse o situazioni non tanto piacevoli e invece ci sono profumi che attivano delle emozioni forti. Tutto ciò mi fa ricordare una cosa che raccontò Joel Meyerowitz, che per le strade di Parigi era colpito dall’odore dei forni che sfornavano pane e dolci e alcune fotografie le ricorda con quel profumo.

Tornando a Cry una mattinata siamo andati nelle profumerie in centro a Roma, conosce fragranze, spezie essenze e profumi di nicchia, tornando verso casa mi sono fermato a casa sua e abbiamo parlato della persistenza.

C’è chi cerca un profumo personale e che svanisce dopo qualche ora e invece c’è chi ne vuole uno che gli rimane addosso, che mondo vero? Poi ci sono dei profumi che lasciano scie altri invece che rimangono in loco e possono anche mutare.

Queste sono solo alcune delle tematiche abbiamo affrontato ma potrebbe stupirvi questa arte.

La fotografia non è tanto diversa, oggi una fotografia può dirvi qualcosa e nell’editing del progetto potrebbe quasi funzionare e mandare avanti l’intera narrativa e domani potrebbe essere il contrario.

Questo può essere un esempio ma ne ho altri, non voglio dilungarmi perché questo articolo sta diventando lunghissimo.

Pittura: Pennellate di Emozioni

Parlerò poco della pittura che per anni ha sempre visto la fotografia come un accessorio, c’è un unica cosa che hanno in comune la fotografia e la pittura ed è l’inquadratura ma la fotografia vanta di un dono la riproducibilità.

Chiariamo che per riproducibilità intendo il poter mostrare la foto e stamparla quante volte si voglia.

Da dove proviene il fotografo?

Spesso parlo di come sono arrivato alla fotografia, un intero capitolo del libro che sto scrivendo parla solo di questo perché è importante capire da quale sentiero arriva il fotografo.

Molti fotografi passano dalla musica e altri invece da uno sport. Ultimamente ho intervistato un grande amico, Greg Taig e lui è giunto alla fotografia grazie allo Skateboard, ma non solo lui anche Matt Stuart e tanti altri grandi fotografi.

Ci sono poi grandi scrittori come Daniel Pennac, che ha intrapreso un percorso fotografico. Maestri come Henri Cartier Bresson son passati da altre arti come la pittura alla fotografia per poi tornare alle origini.

Ho fatto delle foto. Ho fotografato invece di parlare. Ho fotografato per non dimenticare. Per non smettere di guardare. Daniel Peccac

Spesso penso che i grandi artisti hanno un evoluzione e passano da un arte visiva a un altra, mutano come muta la pelle dei serpenti.

Conclusione

Ricordatevi che tutte le arti sono ingannevoli perché non corrispondono alla realtà ma solo alla realtà dell’artista.

Buona luce

Emanuele

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