Henri Cartier Bresson il maestro dell’istante decisivo

Quando ho iniziato a scrivere sul mio blog, tanti amici mi hanno parlato di HCB, indubbiamente è uno dei maestri più conosciuti e più studiati. Sul web potete trovare tante informazioni e scrivere un articolo dedicato mi sembrava un pò scontato ma per qualche amico non lo è e quindi ho deciso di scrivere un articolo su Henri Cartier Bresson, o almeno quello che mi colpisce di questo grande maestro.

HCB By Ferdinando Scianna

Quando si parla di HCB c’è chi lo conosce come regista e fotografo e per lo più ritrattista e raramente mi capita che qualcuno lo conosce come pittore, è molto curioso o no? Un grande talento artistico per lo più visivo ecco chi è HCB e non possiamo che imparare guardando il suo lavoro. Nato in Francia in una cittadina chiamata Chanteloup-en-Brie nel 1908 HCB amava la pittura e in un viaggio in Consta D’Avorio decide di comprare una macchina fotografica anche spinto dal fatto che aveva visto delle fotografie sportive di Martin Munkácsi e così inizia a sperimentare con la macchina fotografica ma questa macchina fotografica aveva qualche malfunzionamento.

Prima Leica di HCB

HCB aveva una famiglia benestante e così nel 1932 acquista una Leica 35mm con un 50mm, che lo accompagna per un bel pò di tempo.

Influente

Una delle caratteristiche che mi ha sempre complito è stata la sua influenza nel mondo della fotografia, perché ancora oggi le sue regole sono seguite e anche io personalmente ne seguo alcune. Aveva il controllo sulla fotografia in Francia tanto che gira voce che chi non seguiva le regole che lui stesso aveva dettato non eri considerato da nessuno. Scontroso con i fotografi tra cui William Klein che minaccio per l’uso del grandangolo di non fargli fare nessuna mostra in Francia e William Eggleston che ricevette una lettera per l’uso del colore.

E pure la sua determinazione influenzò grandi fotografi come Robert Frank, Garry Winogrand oltre ad influenzare i fotografi della nostra generazione.

Il maestro della composizione

Senza dubbio le sue fotografie sono uniche e sono bilanciate sia nella forma che nel contenuto, a ogni corso il nome HCB viene menzionato per via delle complessità del suo racconto fotografico.

La sua composizione è unica e a tratti semplice anche se non lo è possiamo trovare composizioni: livelli multipli, naturali e via di fuga ma non finisce qui riesce a raccontare più storie in un unica fotografia.

È necessario sentirsi coinvolti in quello che si ritaglia attraverso il mirino. Fotografare è riconoscere nello stesso istante e in una frazione di secondo un fatto e l’organizzazione rigorosa delle forme percepite visualmente. HCB

La massima condivisione

Henri Cartier Bresson amava dialogare con tutti i generi di artisti visivi, scriveva lettere ai colleghi fotografi per scambiare opinioni sulla fotografia, come racconta spesso Gianni Berengo Gardin.

Amava invitare i suoi amici al bar per discutere delle sue fotografie portando con se l’ultimo libro pubblicato, e amava sentirsi importante e avere sempre l’ultima parola su ogni concetto. La massima condivisione è dovuta alla nascita dell’agenzia Magnum che ancora oggi raccoglie i fotografi con più talento alcuni scelti direttamente da lui come Ferdinando Scianna.

Conclusione

Un artista e un maestro complesso, non è facile parlare di tale talento ma possiamo studiare il più possibile grazie a internet. Vi invito a studiare la guida gratuita che trovare sul mio blog sulla composizione del HCB.

Buona luce

Emanuele