C’era una volta il lago | In corso

Tutto ha origine da una serie di coincidenze. Accompagno amici e parenti al lago per discutere delle loro vite e delle perdite che li hanno accompagnati in certi momenti, mentre io mi limito ad ascoltare, osservando anche altre persone nello stesso luogo che trattano gli stessi argomenti. Amore, famiglia, incomprensioni sono i temi più comuni, mentre a pochi metri di distanza ci sono coppie che si abbracciano e che un giorno finiranno per affrontare le stesse questioni. È da qui che nasce questo progetto, ancora in fase di sviluppo, in cui le persone usano il lago come una sorta di discarica per i loro pensieri e le loro frustrazioni, oltre che per i materiali fisici. Mi domando: come mai un luogo come il lago, che dovrebbe essere sacro e preservato, si è trasformato oggi in una vasta discarica?

l lago per me rimane lo specchio Di un’umanità così fragile e piena di misteri, Dove i riflessi dell’anima si mescolano Con le acque serene e profonde.

Nell’onde calme vedo riflesse Le gioie e le tristezze di chi lo solca, Come se ogni onda raccontasse Storie antiche e nuove, intrecciate nel tempo.

E mentre osservo la sua superficie, Scopro un mondo nascosto, sospeso tra cielo e terra, Dove i segreti dell’universo si svelano Ai cuori che sanno ascoltare il suo mormorio.

Così il lago diventa il custode Dei nostri pensieri più profondi, Un santuario di emozioni e desideri, Che fluttuano liberi nell’aria limpida.

E in questa visione poetica, Riscopro la bellezza e la fragilità dell’esistenza, Dove ogni riflesso è un invito A immergersi nell’infinito mistero della vita.