Garry Winogrand Winogrand Color (2023, Twin Palms Editori)

Finalmente il 5 gennaio 2023 ho ricevuto a casa “Winogrand Color” uno dei libri più attesi del 2023 che in Italia è arrivato in ritardo. Oggi sarebbe stato il compleanno di Winogrand e avrebbe compiuto 96 anni, e spesso penso che avrebbe potuto rispondere a tante domande che ci poniamo sul suo lavoro.

7 maggio 2019: il Brooklyn Museum presenta la mostra “Color” dove espone video e foto di Winogrand ma purtroppo tra me e il Brooklyn Museum c’è una barriera di 6.000 chilometri e quindi non ho potuto vedere la mostra. Ma c’è chi ha postato qualche foto ed ha raccontato di aver visitato la mostra anche più di due volte, stavo diventando impaziente e le poche foto che si trovano sul web non mi bastavano ma fortunatamente quattro anni e mezzo dopo, la mia attesa è ufficialmente finita. Il libro è qui. Ed è stupendo.

“Winogrand Color” (Twin Palms) è la prima monografia a concentrarsi sulle immagini a colori che il fotografo nato nel Bronx, noto per il suo incredibile lavoro di strada in bianco e nero, ha realizzato negli anni ’50 e ’60.

Vi ricordo che quando morì nel 1984, Winogrand lasciò alle spalle circa 2.500 rotoli di pellicola che non erano stati sviluppati e altri 4.000 rotoli lavorati ma mai stampati.

Struttura e Forma

Copertina rigida, color rosso 30,5×30,5 cm con una copertina bianca e il titolo del libro e nome dell’autore. Una bella stampa fotografica con 176 pagine di pura meraviglia e stupore per i miei occhi, tutte a colori.

Non abbiamo amato la vita

Winogrand fotografando a colori ha posto questa sfida mettendo in discussione se stesso e la vita che gli scorreva d’avanti ma questo già lo sapevate anche perché lo ripeto in continuazione sul blog, oltre ade essere il fotografo più citato.

Sfogliando questo libro, trovo l’energia che aveva Winogrand spaziando dall’empatia a sguardi d’affetto dove si denota anche la sua intimità con la fotografia e la sua investigazione costante, la stessa che cita nella prima lettera che invia al MOMA. L’intero editing ha avuto origine da una frase rinvenuta in una scatola contenente più di 45.000 diapositive a colori, la quale affermava: “Non abbiamo amato la vita”.

Non abbiamo amato la vita. Garry Winogrand

Da questo punto di partenza, Michael Almereyda e Susan Kismaric hanno intrapreso un arduo lavoro. Visitando il Center for Creative Photography a Tucson, Arizona, dove Winogrand aveva depositato parte del suo archivio, trovandosi immersi nel perseguire il tema intrinseco alla frase in fase di editing.

L’autocritica implicita diventa il terreno fertile investigando la condizione umana. Le fotografie sono state scattate in pieno giorno percorrendo strade strade e spiagge, catturano il panorama sociale e fisico di New York City e degli Stati Uniti. Come in tutti i suoi libri non è tanto un libro di “momenti”, ma qualcosa di più ed è anche difficile definire le emozioni che ho guardando l’intero lavoro.

Per lui, la pellicola a colori di fabbricazione industriale, usata da fotografi commerciali e amatoriali, riproduceva perfettamente i colori ma era costosa sia da sviluppare che da stampare ma finalmente possiamo studiare il suo approccio a colori.

Winogrand pare distinguesse le fotografie a colori da quelle in bianco e nero, portando con se due macchine fotografiche caricate diversamente.

La mia critica

Come accennato all’inizio dell’articolo, la scomparsa di Winogrand nel 1984 ha lasciato numerose fotografie inedite, una sorta di tesoro rimasto inesplorato poiché lo stesso Garry non ebbe l’opportunità di visionarlo, un fatto che mi dispiace profondamente. Tuttavia, questa circostanza pone le basi per alcune riflessioni significative. Ad esempio, è plausibile chiedersi se Winogrand avrebbe continuato a esplorare il medesimo tema o se avrebbe apportato modifiche sostanziali all’intero corpo di lavoro. Inoltre, sorge l’interrogativo se, tra le oltre 45.000 diapositive, avrebbe scelto le stesse fotografie selezionate da Michael Almereyda e Susan Kismaric.

Mi chiedo anche se l’approccio di Michael Almereyda e Susan Kismaric è stato influenzato dalla vasta presenza di fotografia di strada sui social media nella selezione delle immagini.

Conclusioni

Questo libro getta le basi per altri temi che riguardano WInogrand. Ma quello che mi domando è se mai riusciremo a guardare il resto del lavoro e se mai verranno sviluppati i rullini che ha lasciato. Per ora sono contento e mi godo questo manufatto, io vi consiglio di prendere una copia anche perché non si sa se verrà ristampato.

Buona luce

Emanuele