La nostra fotografia è un mosaico di ripetizioni e significati

La fotografia, come forma d’arte, spesso si svela attraverso l’ossessione, la ripetizione e la ricerca incessante di significato in ogni angolo del nostro mondo visivo.

In questo articolo, esploriamo il concetto affascinante che la nostra fotografia è un mosaico di ripetizioni, con approfondimenti su temi chiave che permeano il nostro lavoro.

Mentre scrivevo ho ascoltato questa playlist

Ossessione e scene di strada

La parola “ossessione” non piace a tutti e lo capisco perfettamente, ma non c’è parola che si avvicina di più a come mi sento. In alcune occasioni evito di passere con l’automobile in centro città per non rischiare di distrarmi.

Da Luce su Roma

Sono ossessionato dal teatro, la strada e gli appassionati come me lo capiscono, è una continua caccia incessante. C’è una bellezza unica, con il desiderio di catturare l’essenza di una situazione o di una persona. Questa ossessione diventa il nostro motore creativo, spingendoci a esplorare nuove prospettive e a svelare la poesia quotidiana che spesso sfugge agli sguardi distratti.

Lo sai bene: non ti riesce qualcosa, sei stanco e non ce la fai più. E d’un tratto incontri nella folla lo sguardo di qualcuno – uno sguardo umano – ed è come se ti fossi accostato a un divino nascosto. E tutto diventa improvvisamente più semplice. Andrej Tarkovskij

Fotografie come puzzle

Le nostre foto, se osservate attentamente, si incastrano come pezzi di un puzzle. Ogni scatto, ogni momento immortalato, contribuisce a creare un’immagine più ampia della nostra visione artistica.

Editing di Tivoli I see you 

Come artisti, siamo narratori di storie visive, e ogni foto rappresenta un capitolo essenziale di questo racconto. L’armonia delle immagini, la connessione tra di esse, crea un’esperienza visiva unica che va oltre la singola immagine.

Se poi come me avete intrapreso la fotografia grazie al cinema diventa un elemento chiave, questo concetto è più evidente in alcune discipline e più nascoste in fotografia per il semplice fatto che noi siamo costretti ad interpretare quando scattiamo.

I Temi Ricorrenti

Quando decidiamo di interrompere un progetto ci rendiamo conto che durante l’editing troviamo dei temi che emergono come dei fili conduttori e che caratterizzano la nostra narrazione.

Uno dei miei temi ricorrenti è il legame, foto dal progetto “luce su Roma”

Indubbiamente questi temi, che possono essere emozioni, colori, o elementi simbolici, diventano parte integrante della nostra narrazione visiva a volte sfogliando una nostra fanzine o una revisione di un lavoro ci rendiamo conto di alcuni elementi che possono anche essere fastidiosi.

Esplorare in profondità questi temi ci consente di farci quelle domande essenziali che ci consentono di offrire al nostro pubblico una finestra sempre diversa sul nostro mondo interiore.

L’Archivio Fotografico e l’Esempio di “Wild Flowers” di Joel Meyerowitz

Parlando di archivio fotografico, è impossibile non menzionare opere iconiche come “Wild Flowers” di Joel Meyerowitz. Questo progetto, nato dalla dedizione di Meyerowitz a catturare la bellezza inaspettata dei fiori selvatici, mostra come un tema apparentemente semplice possa trasformarsi in un’esplorazione profonda e significativa.

L’archivio diventa così una testimonianza un evoluzione del nostro linguaggio, un diario visivo che riflette il nostro viaggio creativo nel corso del tempo.

Conclusione

Negli ultimi articoli sto esplorando e portando avanti una tesi e cioè che la fotografia fa parte del nostro linguaggio e anche la composizione non è esente. Non lo trovate straordinario?

Portiamo avanti un collage di temi, che si intrecciano anche se scegliamo in qualche modo di lavorare a un progetto e c’è sempre qualcosa che si ripete e si torna sempre li ad esplorare quel tema che non si sa come s’incastra perfettamente come un puzzle.

Creando un patrimonio fotografico che va al di là delle singole immagini. In fondo, ogni foto è una tessera preziosa nel mosaico della nostra espressione artistica.

Buona Luce

Emanuele