Ultimamente, quando sono con Rob, fotografo i fiori. Mi piace cercare la forma perfetta e, a volte, quando mi trovo circondato da diversi fiori, cerco di individuarne uno che catturi particolarmente la mia attenzione.
Fotografare i fiori in bianco e nero evoca un’atmosfera di malinconia e contemplazione. Le tonalità di grigio accentuano le linee e le curve dei petali, creando un senso di intimità e mistero.
Per un fotografo che in qualsiasi occasione fotografa scene di vita quotidiana invece fotografare i fiori diventa un modo per staccare la spina, concentrarsi sulla bellezza e purezza. Ed è per questo che alterno tra fotografare in contesti naturali e città o cittadine.
Un pensiero
Ho diversi progetti fotografici che esplorano i sentimenti umani, e recentemente stavo approfondendo le tecniche di editing per collegare diversi argomenti. Sicuramente, userò i fiori per arricchire la narrazione.
Durante lo scorso San Valentino, ho scattare diverse fotografie di fiori e a riflettere su un tema: perché dobbiamo regalare un fiore destinato alla morte? Chi coglie un fiore lo sottrae alla terra, attribuendogli un significato importante, almeno per qualcuno. Io ho interpretato questo gesto in questo modo: “Io ti strappo via dalla tua vita e ti porto un fiore destinato a morire. Preparati, perché anche tu farai la stessa fine del fiore”.
Pertanto, ho preso una decisione diversa quest’anno: ho scelto di regalare una pianta. Chi riceve una pianta dovrà prendersene cura e custodirla, proprio come mi aspetto io di fare con la persona che la riceve.
Buona Luce
Emanuele