Mi trovavo alla ricerca di qualche libro di fotografia, poi ricordo che Ivo Saglietti stava accenando nel 2022 di un libro e mi metto alla ricerca di tutti i libri di Saglietti e così il 16 luglio vedo che è disponibile questo titolo, “Rivoluzioni” con Ivo Saglietti e Domenico Quirico e subito lo acquisto.
Intanto arriva il 10 settembre, mi aspettava una giornata di chiamate per un progetto che sto realizzando e riunioni.
Lo avevo lasciato sulla mensola dei libri, così qualche giorno fa vedo che sul canale Youtube di Ryuichi Watanabe (NOC) c’è un video che parla di un libro ma non era questo ma stava parlando di Ritorno a Deir Mar Musa che ho appena preso.
Rimango di sasso erano le 6 di mattina e non sapevo cosa mi aspettava in giornata magari una pausa anche lunga e decido di portarlo con me,
Così ho cominciato a leggere questo libro, tra orari morti e pranzo, e l’ho concluso la sera prima di dormire e volevo subito parlarne ma ero troppo stanco.
Se non era per la notifica di youtube non avrei pensato di portarlo con me e leggerlo, ho tanti libri da leggere e sfogliare li compro e mi prometto di leggerli e fino ad ora non ne ho saltato uno.
Di tanti libri questo merita un articolo sul blog, anche perché ho appena parlato dell’incontro delle discipline e questo libro può aiutarvi a capire cosa intendo se non mi sono spiegato bene sull’articolo.
Struttura
Un libro formato 15×21 cm, copertina flessibile con una foto di Ivo Saglietti e il titolo “Rivoluzioni” ben visibile. Nel libro troviamo testi e foto alla fine del testo troviamo un glossario e tre piccole biografie di Saglietti, Quirico e Bonomo.
La carta è patinata, e il font è leggibilissimo e non stanca.
Contenuto
L’introduzione del libro è fantastica ed è scritta da Tiziana Bonomo, dal testo si denota che non c’era persona migliore che potesse fare da mediatrice per questo libro.
Bonomo Parla della narrativa visuale, mai ho sentito in nessun libro queste due parole e sono rimasto sorpreso perché l’ultima volta che l’ho letta era sul mio blog. Descrive con passione la scrittura e la fotografia, sembra un ballo non saprei descrivere altro e non cito nessuna delle frasi perché già soltanto l’introduzione merita.
In questo testo si affrontano tematiche importanti, la mediatrice tra Saglietti e Quirico fa delle domande importanti sulla rivoluzione di cosa sia per i due. E’ una conversazione importante e Bonomo fa le domande e sono quelle giuste, anche se sono lunghe ma alla fine Bonomo e Saglietti danno delle opinioni in modo onesto, neutre come lo sono le due arti.
Per me c’è un incontro tra due discipline come la fotografia e la scrittura, e se ne parla a un certo punto.
Pagina 87
Bonomo fa una bellissima domanda a Saglietti, sul progetto e lui spiega da dove nasce un suo progetto un film che non vi spoilero.
La descrizione di Saglietti è incredibile lui aspetta che gli si pari d’avanti quello che la sua immaginazione ha inventato oppure quello che ha visto, mi ha lasciato a bocca aperta tanto che non sapevo se ridere o piangere. Perché Saglietti dopo una domanda che gli avevo fatto su Robert Frank, mi fa vedere una fotografia e mi dice : ” hai visto te che mi parlavi di Robert Frank, le mie fotografie sono un omaggio”.
Non ho mai letto una pagina così bella, e ancora una volta Saglietti mi ha insegnato qualcosa in una pagina e mezzo scritta non di più.
Rivoluzioni
Dopo pagina 87 una pagina bianca, capisco che a entrambi è stata data la possibilità di scrivere e di raccontare quello che era l’incontro tra i due e senza Bonomo.
Domenico Quirico parla delle rivoluzioni, 4 pagine che sembrano una poesia per come riesce a comunicare ed espirmersi.
Conclusione
Un incontro importante tra due amici che la pensano allo stesso modo ma che padroneggiano linguaggi diversi, trovo l’intero testo incredibile lo definirei un dono e non potevano scegliere una moderatrice migliore di Bonomo.
Una delle questioni che mi porto dietro dall’incontro con Saglietti è il modo di stare al centro e di non schierarsi e stare sempre dalla parte di chi soffre, anche Quirico appoggia questa affermazione e trovo di una grande umanità entrambi.
Avevo sentito Quirico, forse alla radio e non gli avevo dato tanto peso ma adesso ho voglia di leggere qualche testo scritto da lui.
Vi consiglio di comprare questo libro assolutamente.
Buona Luce
Emanuele