Oggi sono stato a Roma per una bella passeggiata,cammino veramente tanto e in alcune occasioni torno a casa con i piedi che mi fanno male.
Non è stata una settimana proprio al top della produttività e la motivazione ancora oggi è molto scarsa, per questo voglio raccontarvi alcuni episodi che mi sono capitati e a cui penso ultimamente. Magari con questa scusa riesco a riprendermi da questa settimana.
Ma veniamo al dunque, voglio parlarvi del cammino emotivo, che ho fatto la scorsa settimana e uno qualche mese fa.
Da dove avevo lasciato
Due settimane fa decido di andare a Roma, era un venerdì e così decido di partire e dopo i 10 minuti di autostrada e 30 minuti di metro, arrivo a Piazza di Spagna. Devo dire che era una bella mattinata, la luce autunnale era fantastica e decido di fare il solito giro in centro.
Passano le ore ed era ormai tardi, e alle 15:00 decido di tornare verso casa, per via della luce che cominciava a scarseggiare. Mi avvicino a un posto dove normalmente mi fermo ad osservare i turisti che entrano ed escano in un negozio di vestiario. Sto li e comincio a scattare, dopo un pò mi fermo perché mancava qualcosa forse una scena decente e subito dopo mi dirigo verso la metro.
La sera ripenso costantemente a tutte le persone che mi sono passate d’avanti e alle scene che avevo fotografato, metto in ordine l’agenda scrivendo quanti rullini avevo scattato e qualche dato utile per l’archiviazione. Niente da fare la mattina seguente disdico tutto quello che avevo da fare e vado di nuovo in zona, era mattina presto e non c’era la stessa intensità così proseguo il giro fino alle 11:00 e poi ritorno li a scattare. Stavo scattato il secondo rullino e sentivo un benessere come se il mio cervello fosse tornato al giorno prima, cambio zona e subito dopo mi rendo conto che il giorno prima avevo lasciato li qualcosa, forse qualche scena eppure ridendo ho pensato che forse mi dovevo rivedere con me stesso di qualche altra dimensione o tempo.
Ho passato una bella giornata ma ripensavo a quella sensazione.
Dopo anni, ritrovare
Ad ottobre 2023 ho curato la mostra “immagini alle donne” e la mostra era stata realizzata in occasione di un evento a Tivoli. Fortunatamente ho avuto l’occasione di girare ancora una volta una delle cittadine che ho molto a cure, erano due anni che non mettevo piede su quella terra.
A volte mi sembra che dopo che me ne sono andato il tempo rimanga immutabile, poi riscopro nuovamente il posto e non è neanche la prima volta che capita.
Andando via da quella zona ho lasciato un pezzo di cuore, e tanti ricordi tra fotografia e un amico che ormai non c’è più. Devo confessarvi che a volte al bar mi giravo con la speranza che l’amico in questione si palesasse d’avanti a me, ma niente.
Quella settimana in quella location, che tra l’altro mi ha fatto conoscere lui sono stato in pace con me stesso e mi ha dato modo di ragionare su tante cose.
Sono solo posti?
Forse già vi ho parlato della connessione che trovo con i laghi, tra l’altro sto portando avanti un progetto e mi rendo conto che sono molto legato a un lago in particolare.
Ma ultimante non sto più visitando Nemi, perché il parcheggio scarseggia ogni volta e non riesco a fermarmi. Questo comporta che non posso rilassarmi al parco con la fontana che mi piace tanto. Chissà che ha questa fontana ma è per me il suono dell’acqua è fantastico.
Voglio solo dire che mi manca quel posto, e ne sto facendo a meno ma so che andando mi sentirei molto meglio.
Conclusione
Penso che i periodi no sono comuni, posso dirvi che sto fotografando lo stesso e faccio molta fatica a rivedere i scatti perché se percepisce il mio malessere.
Buona Luce
Emanuele