Modern Instances: The Craft of Photography’ | libro di Stephen Shore

E’ da un bel pò di tempo che volevo parlarvi di Modern Instances scritto da Stephen Shore ed edito da MACK, ed ho voluto far sedimentare le mie considerazioni su questo libro, anche perché ero così contento di poter leggere qualcosa di nuovo su Shore dopo tanti anni dalla pubblicazione di “lezioni di fotografia”.

Sapete che con l’inglese non sono una cima e invece non ci ho messo molto a finirlo, ho approfittato delle mattinate in spiaggia, e del caldo che mi ha permesso di scegliere delle zone della mia cittadina areate per leggere questo capolavoro.

È una biografia? Una raccolta? non so spiegarvi di preciso ma è affascinante il modo in cui Shore comunica, cioè si nota il suo flusso di pensiero nell’intero manoscritto e devo assolutamente parlarvene senza spoilerare niente, perché per me è un libro che bisogna leggere assolutamente.

Struttura

Il libro ha un formato abbastanza tascabile in A5 anche se sembra più grande, ha una copertina rigida, color verde acqua, in tessuto e le prime pagine e ultime sono rosse.

La carta è spessa ed è simile alle pagine di un romanzo, troviamo sia pagine solo testuali e altre con fotografie. Ci sono anche interi capitoli scritti in una sola pagina.

222 pagine compresa la didascalia delle foto, l’impaginazione fa pensare a uno scritto molto fitto ma il carattere è leggibilissimo.

Contenuto

Anche se il mio inglese è pessimo ho impiegato due mesi, leggendo qualche capitolo la sera prima di dormire e alla fine sono state due mattinate al mare che mi hanno permesso di concludere l’intero manoscritto.

Sul contenuto c’è tanto da dire, troviamo incontri che Shore ha fatto nel corso della sua carriera, aneddoti e storie anche molto personali con al centro sempre la fotografia. Le considerazioni che fa Shore sono sorprendenti, mi hanno tolto in tante occasioni il fiato perché il manoscritto parla della sua vita privata e di come la fotografia si relaziona con la sua vita e la sua visione come artista oltre con l’intero mondo dell’arte.

I capitoli che rileggerei

Sono veramente tanti i capitoli e i pezzi di questo manoscritto che rileggerei, tanto che non voglio tenerlo in libreria ma nell’angolo dove ho i libri da rileggere.

Al primo posto c’è “dead cowboy”, un capitolo di una pagina scarsa poi c’è “a convesation with Geirge Miles” e “encounters” in effetti in questo libro Shore ci fa capire quanto sia importante condividere il più possibile e incontrare fotografie e Artisti.

Parla molto di Andy Warhol negli ultimi capitoli e cita e pubblica anche le foto di Wolker Evans, Robert Frank, Lee Friedlander ed Eggleston.

In questo libro troviamo anche riferimenti storici e considerazioni di alcune opere pittoriche e tante curiosità che lo hanno spinto alla fine ad avere delle considerazioni importanti.

Conclusione

I capitoli scritti da Shore sono riletti e corretti da Ginger, la moglie. George Miles ha spinto tramite le conversazioni che hanno avuto per e-mail, Shore a scrivere questo manoscritto.

Vi consiglio di ordinare questo libro, un grazie a Stephen Shore per aver condiviso così tanto della sua fotografia.

Buona Luce

Emanuele