Qualche giorno fa mi è stata inviata una richiesta di partecipazione a una mostra collettiva molto allettante, ho chiesto informazioni ma leggendo l’intero programma non mi tornavano alcuni punti e ho chiesto spiegazioni.
Ho ricevuto la risposta ma ho escluso la mostra appena ho capito che la mostra era solo un pretesto, per fare altro.
Mi chiedo quanti fotografi partecipano a una mostra collettiva, solo per il gusto di partecipare senza tenere in considerazione la proposta di chi organizza la mostra.
La stampa
La conferenze stampa deve trattare la mostra e gli artisti, parlare di un eventuale tema e comunicare e parlare del programma e delle personalità artistiche e degli ospiti che parteciperanno all’inaugurazione (altri artisti, editori, fotografi, rappresentanti di agenzie fotografiche)
Politica e arte
La politica non deve entrare in contesti artistici in nessun caso, anche se è una società o un associazione che ha dei legami. Nel caso della mostra che ho rifiutato c’era una cena con un le figure politiche della zona, e il fotografo deve essere anarchico e contro qualsiasi cosa e schieramento.
Arti diverse
A meno che la mostra è stata organizzata dagli artisti stessi per trattare un tema, evitiamo di partecipare a mostre collettive con arti visive diverse.
Mostre di pittura e fotografia o scultura le sconsiglio. A meno che la mostra tratta fotografia e proiezioni visive.
Lo spazio
Valutate sempre lo spazio espositivo, se per caso non c’è abbastanza spazio per includere tutte le fotografie di un progetto, se non c’è una superficie dove potete lasciare una brochure o biglietto da visita.
Valutate anche le fotografie che si trovano vicino al vostro lavoro.
L’allestimento va sempre fatto qualche giorno prima o ore prima dell’inaugurazione a meno che non sia una mostra in un locale pubblico.
Conclusione
Vi ricordo che una mostra senza curatore non è una mostra ma solo una presentazione, tutte le informazioni e gli eventuali problemi devono passare per il curatore e non per altre figure.
Buona Luce
Emanuele