Collaborazioni, No Grazie: Riflessioni sulla scelta di un viaggio da soli

Le collaborazioni possono sembrare allettanti in un mondo sempre più interconnesso e orientato alla condivisione. Tuttavia, c’è una corrente di pensiero che da qualche settimana mi sembra sensata e cioè che le collaborazioni non siano sempre la strada migliore da percorrere o a meno che non ne possiamo fare a meno. In questo articolo, molto personale vi introduco in alcune riflessioni sul perché alcune persone potrebbero decidere di dire “no grazie” alle collaborazioni e invece optare per l’approccio individuale.

Anche se sono pro alla alcuni tipi di collaborazioni come nel caso delle mostre collettive i fanzines, voglio invece parlare delle collaborazioni specialmente con le associazioni.

Opinioni sbagliate

Proprio oggi un collaboratore di un associazione con cui ho strutturato un evento, mi ha catalogato come una persona che aveva finanziato non solo con la moneta ma anche con il mio lavoro perché non potevo fare altrimenti o non avrei potuto fare altro.

A volte si scambia la beneficenza, la voglia di fare come un limite e tante persone non capiscono il valore che una persona da a un evento. In tutta risposta gli ho risposto che il fatto che ho prestato la mia intera persona e professionalità per una causa era solo perché mi sento generoso e che in ogni caso ho altre 3000 cose da fare tra cui la mia fotografia.

Mi è dispiaciuto il fatto che questo collaboratore mi ha dato in qualche modo del “fallito” e perché mi batto per una causa che è compreso nell’evento non vuol dire che non avrei dato del valore a me stesso e alle mie capacità.

Mi dispiace solo che la collaborazione e l’evento sia partito già da 4 giorni e non posso tirarmi indietro.

Autonomia e Libertà Creativa

Una delle principali ragioni per cui alcune persone preferiscono lavorare da sole è l’autonomia e la libertà creativa. Quando si collabora con altre persone, è inevitabile dover prendere decisioni condivise, compromessi e tener conto delle opinioni degli altri. Questo può portare a un processo decisionale più lento e a una minore libertà di espressione l’ho anche accennato all’articolo precedente a questo. Per alcuni individui, lavorare da soli significa poter seguire la propria visione senza compromessi e sono pienamente d’accordo con loro io in primis da oggi in poi sarò più rigido.

I continui ritardi, e la mancanza di comunicazione rendono il tutto difficile. Nel caso di questo evento sono stato più tosto fortunato perché nessuno poteva mettere bocca sul mio lavoro e i tempi si sono accorciati quando si sono sbloccate delle dinamiche.

E comunque se nessuno capisce il valore della tua professionalità, troveranno sempre il modo di comunicare a mood di sollevamento pesi con parole a vanvera solo per estrapolare informazioni che non capirebbero mai come : sai che conosco tizio che fa il tuo lavoro e l’ho chiamato? come posso aiutarti con questa parte ect.?

Il voler entrare a forza nel tuo processo di lavoro quando dici di “no” ripetutamente in ogni modo possibile e immaginabile fino a troncare le conversazioni è segno di ignoranza anzi di non rispetto dei ruoli.

Responsabilità Individuale

Quando si lavora in solitudine, si ha il totale controllo delle proprie azioni e decisioni. Non ci sono scuse o colpe da attribuire ad altri se le cose vanno male, in alcune occasioni ho anche trovato collaboratori che collaboravano per avere una scusa per i propri fallimenti. Se riesci ad assumerti una responsabilità vista come un incentivo per fare del proprio meglio e impegnarsi al massimo, è il top e non vedo perché non dovresti lavorare da solo.

Aneddoto: voglio raccontarvi cosa è successo oggi, praticamente dopo la chiusura dei laboratori non c’era nessuno a cui consegnar e le chiavi della location e indovinate io stesso sono andato in una pizzeria a riprendere le chiavi. Il collaboratore ha lasciato le chiavi a un commerciante sconosciuto. Se sapevo che nessuno poteva coprire quella mansione sarei andato io ma non c’e stata nessuna comunicazione.

La comunicazione è la base di tutti gli eventi o collaborazioni

Conclusione

Vi ho raccontato solo una parte di quello che mi ha spinto a scrivere questi due articoli, e sono arrivato alla conclusione che collaborerò con pochissime persone. Stavo cercando altri collaboratori ultimamente ma niente, mi fiderò solo di chi ha già dimostrato di avere delle solide skills.

Buona Luce

Emanuele