Agenzie che si spacciano per gallerie | nuovo fenomeno su IG

Ultimamente su IG, vedo tantissime pubblicità di mostre e concorsi. A primo impatto non mi sono sorpreso di ciò ma ad un certo punto ogni tre post che vedevo una era una sposorizzata.

Così comincio a spulciare i profili di chi cercava i fotografi o artisti visivi in generale.

Finisco per sprecare 20 minuti per mandare la mia e-mail, con alcuni parlo anche attraverso IG, e così comincio a vedere questi concorsi/mostre.

Le false gallerie

Le prime e-mail che ricevo sono delle pubblicità dove la presunta galleria offriva visibilità con ospiti speciali, fin qui poteva anche starci ma dovevo richiedere il modulo per iscrivermi così rispondo e mi vengono mandati contratti e moduli d’iscrizione.

Accumulo una trentina di e-mail per studiare questo fenomeno, fino a quando qualche sera fa apro i moduli e udite sono tutti identici con programmi super dettagliati che sembrano, fatti con lo stampino ma è l’ultimo modulo che autorizza un agenzia le nostre fotografie/opere.

Un modulo quasi bianco con scritto che qualsiasi opera viene scelta da loro, come se il nostro consenso venga a mancare ed è proprio questo che mi ha mandato fuori di zucca, nelle clausole si riservano di accedere e non so come a qualsiasi opera. Convinti che l’artista cedi qualsiasi opera per esporre con loro, non c’è distinzione di arte o generi l’unico punto che è evidenziato è che non vogliono pubblicità ne marchi.

Nell’ultimo modulo fatto anche male c’è il costo per partecipare alla mostra che va dai 300 ai 400 euro.

Il finto concorso

Altre tre e-mail invece mi sono state inviate da galleristi che promuovono l’arte, e che lo fanno grazie a un finto concorso inviando le tue opere per essere valutate da un critico, una spesa che parte da 150 euro.

Se l’opera è adeguata vieni ricontattato, paghi altri 200 euro e partecipi al concorso, che potrebbe farti vincere 10.000 euro e tanti vantaggi oltre all’esposizione. Il massimo di questi vantaggi è un articolo che parlare dell’artista sulla pagina dell’evento su Milano today.

Sono ancora una volta sconvolto, non so dove andremo a finire, ma quanti fotografi inciamperanno? Gli ultimi articolo calzano a pennello, forse il web è l’unica alternativa per i fotografi. Sono convinto che parlerò ancora di questo fenomeno.

Buona Luce

Emanuele