A volte bisogna tornare alle origini | filosofia

Questa frase mi torna spesso in mente, “a volte bisogna tornare alle origini” poi in macchina tra me e me come un matto comincio a parlare. Non a caso ho aperto un podcast, questo non ha solo aumentato il mio grado di condivisione ma mi ha anche velocizzato.

Quando penso alle origini, il primo fotografo a cui penso è Daido Moriyama che ha sempre ricercato il mod delle prime fotografie che ha scattato nel quartiere dove viveva da ragazzino. Quello che sto ripercorrendo ultimamente è proprio questo, sto ricercando dei modi per connettermi e condividere il più possibile, anche attraverso il blog ma il mio flusso di pensiero è così veloce che non riesco a fermare neanche una considerazione.

Sarà colpa del caldo e della routine che sta andando a rotoli specialmente il sonno/veglia, ma andiamo per gradi.

Lo studio, e in generale la ricerca della verità e della bellezza, sono un campo nel qual ci è lecito restare bambini per tutta la vita. Albert Einstein

Rompere i preconcetti

Ho sempre odiato il mare, e da ragazzino non lo sopportavo ma i miei genitori non conoscevano altro e per loro le vacanze estive erano esclusivamente mare, mare e mare. E i giorni al mare li passavo sempre in casa, giocando a qualche videogioco o a vedere film horror.

Il perché? Ho sempre spiegato che al mare c’è sempre casino e i bambini che urlano e anche i genitori, e non sopportavo degli atteggiamenti che alcuni genitori avevano nei confronti dei figli, oltre al fatto che sotto l’ombrellone morivo di caldo, andavo in vacanza in una zona di Mare ma rimanevo dentro casa e negli ultimi periodi facevo un bagno dopo le 19 e solo quando il mare era mosso.

Per questo, con Roberta, ho sempre avuto una sorta di discussione perché lei ama il mare. Quest’estate, come da tradizione, le ho concesso qualche giornata al mare in mia compagnia. Tuttavia, devo ammettere che mi dispiace un po’ perché vorrei tanto vederle un sorriso.

Così organizziamo e andiamo al mare e lei per farmi stare bene ha organizzato una specie di campeggio, il primo giorno devo dirvi che sono stato bene c’era del vento e ne ho approfittato per rilassarmi e leggere un buon libro ho passato una bella mattinata. Invece il secondo giorno ho addirittura comprato un costume in spiaggia per fare il bagno, perché Roby ha insistito e io mi sono detto: perché non provarci? Sono stato bene, anzi benissimo.

In questo modo ho rotto un preconcetto che mi portavo avanti dall’adolescenza, mi ha permesso non solo di stare bene ma anche di riprovare e non chiudermi a riccio.

Parla con chi ti ha conosciuto da bambino/a

Qualche giorno fa sono andato a parlare con una famiglia che mi ha commissionato un battesimo, mi faccio aiutare da google map e noto che ho appena superato una casa molto familiare.

Così al ritorno mi fermo, e sembrava proprio la casa di uno zio che veniva a trovare i miei nonni, telefono a mia madre che mi conferma che la casa era proprio quella. Suono al citofono e riconosco la voce di mia zia e mi fa accomodare, parliamo del più e del meno fino a quando questo zio mi ricorda di una giornata dove i miei genitori furono costretti ad andare via perché non mi stavo comportando bene.

Mentre lo diceva rideva, non so cosa sapeva che io sicuramente non ricordo e involontariamente comincio a giustificarmi.

Vado via e dopo qualche km penso a quello che avevo detto, mi stavo giustificando per un comportamento che 30 anni fa avevo avuto da bambino, stavo per scoppiare a piangere.

Forse ho conosciuto un bambino e non so se veramente ero io, perché comunque i feed back non sempre rispecchiano la situazione ma mi è servito per riflettere in quegli istanti sulle mie origini, comportamenti, pensieri.

Non avere paura

Spesso non facciamo qualcosa per paura di chi sa qualche conseguenza ma la paura riguarda soltanto noi. Quindi ho detto di si a cose e incarichi in questo periodo che avrei rifiutato solo per paura.

Ho sempre pensato che chi accettava incarichi ai limiti delle proprie capacità, lo faceva per ignoranza ma oggi penso che non sia così, se non avevo cominciato a scattare fotografie per strada non avrei mai potuto portare a casa una sola fotografia.

La paura non esiste è solo una convezione

Scegli il posto migliore

Mio cognato mi ha raccontato un aneddoto di una persona che conosciamo, che può avere varie interpretazioni. Praticamente era un esame e dopo l’appello il professore si accorge che non era il posto adatto per fare l’esame per mancanza di spazio, il nostro conoscente al solo suono della nuova aula assegnata all’esame si è messo a correre per aggiudicarsi il posto migliore e per poter svolgere serenamente l’esame.

Sono arrivato alla conclusione che il nostro posto lo dobbiamo scegliere noi, dobbiamo soltanto assicurarci di scegliere il migliore per noi stessi.

Hai un animale che ti accompagna

Ho trovato una scatola di giochi dai miei genitori, li avevano tenuti in un armadietto e vedendo la scatola mi domando quale sia il contenuto. Mia madre prende questa scatolina erano dei pupazzi in gomma a forma di tartaruga.

Sono rimasto un pò incredulo, perché a casa ho due tartarughe non ricordavo che da bambino amavo questa tipologia di rettili.

Questo solo per dirvi che una speciale animale ci accompagna dalla nostra tenera età a quando siamo adulti, non sottovalutiamo il fatto che possiamo stare bene con un animale, e può essere anche una buona terapia.

Conclusione

Questo articolo è molto personale.

Buona Luce

Emanuele