Pickup di Lee Friedlander (Steidl 2023)

Ad Agosto 2023 non mi sono fatto sfuggire questo fantastico libro di Lee Friedlander, che è uscito il 29 giugno 2023 ed edito da Steidl.

Come sempre i temi che tratta questo grande fotografo sono semplici e diretti, e i suoi libri sono tra i più numerosi nella mia libreria ed ho ragione di credere che questo libro che si trova nella mia mensola da un bel pò è tra i miei libri preferiti del 2023.

Inoltre ultimamente sto fotografando dalla mia automobile, e mi ha influenzato da quando l’ho acquistato.

Struttura

Copertina rigida color blu, molto gradevole al tatto lascia sulle mani una sensazione vellutata devo dire che è un plus che non ho trovato su altri libri di Friedlander.

Formato 30.48 x 1.91 x 31.75 cm, un pò grosso come per le normali librerie ma si sa che Friedlander ha questa mania di pubblicare libri giganteschi. Le foto sono in bianco e nero, formato 35mm e 120.

La prima pagine sono color rosso, poi segue una pagina con il titolo e subito dopo su entrambe le pagine. La rilegatura è a filo, ben curata anche se aprendo alcune pagine la copertina soffre e la mia copia ha delle smagliature.

Penso che a livello qualitativo Steidl si è superata, anche se finora niente supera Minutes to Midnight. E la carta? penso sia una bellissima stampa, anche se risulta un pò lucida io la trovo adatta alla tipologia di bianco e nero.

Contenuto

Un libro che mi ha affascinato in toto, per l’investigazione e per l’editing che comprende due tipi di formati il 35mm e il 120 questo sta a significare che le fotografie fanno parte di due periodi diversi di scatto di Lee Friedlander. Le foto vanno dal 63′ al 2010 e questo è molto interessante infatti troviamo fotografie del 63 vicino a quelle del 2006.

Appena apriamo il manufatto troviamo un self-portrait tipico della sua investigazione e con al seguito la foto di copertina che è quella che ha catturato subito la mia attenzione, che apre l’intero lavoro.

L’impronta della prima fotografia, con la sua ombra introduce il lavoro ma è come se fosse un benvenuto con tanto di firma non a caso la scritta “caffè” mi esalta ma sono solo impressioni personali. Troviamo delle ricorrenze oltre Pickup che è il soggetto predominante: cani, animali vari, utensili da lavoro e persone.

I Pickup sono a volte incidentati e troviamo diverse case produttrici come: Chevrolet, Ford e Toyota. In pratica l’intero libro è una testimonianza di grandezza Americana e allo stesso tempo un ritratto che muta con il tempo.

La composizione è straordinaria, e tutte le foto sono coerenti con il tema lasciando spazio anche all’interpretazione e al paesaggio urbano. E proprio di quest’ultimo voglio parlarvi, il contesto descrive perfettamente il periodo storico, ma anche il paesaggio urbano in modo impeccabile dandogli il giusto valore e importanza all’interno della fotografia.

In alcune occasioni è il formato che lo aiuta tanto che penso che per questo lavoro girava con due macchine fotografiche e il grandangolo che ha sempre fatto parte del suo linguaggio.

L’editing non è cronologico, troviamo tanti dittici ma non solo, ci sono fotografie che danno spazio più al retro/carrello del Pickup e che descrivono in qualche modo anche il contesto come nella foto qui sotto.

Come vedete il carrello completa in qualche modo anche il paesaggio urbano, e anche l’ombra in questa fotografia cade a picco sui tetti della casa e del modellino che si trova sul Pickup, straordinario non è vero?

Gli innumerevoli cani, che partecipano alle scene sono umanizzati e i bambini invece che sembrano in qualche modo abbandonati a loro stessi. I Pickup in qualche modo sono delle culle o almeno questa è la mia interpretazione.

Sembra tutto surreale, tanto da far emergere un lato degli USA un pò scomodo.. Mi affascinano inoltre anche i personaggi insoliti che si trovano in alcune fotografie come quella del Pickup con i pagliacci che trovo spaventoso.

Verso la fine del libro si da più spazio agli utensili da lavoro che si trovano sui carrelli dei Pickup, e dei ferri e qui capisci che c’è la fine infatti è questo ferro vecchio che a me personalmente fa pensare alla morte.

Ed è proprio la fine del racconto che fa Friedlander, con le ultime fotografie.

Conclusione

Ho cercato di scrivere le mie impressioni più importanti, e l’editing lo trovo straordinario anche grazie al bianco e nero.

Peso che questo libro è quello che ho apprezzato di più per semplicità ed editing e le fotografie sono straordinarie. Non potevo pretendere di meglio e non mancherà l’occasione di risfogliarlo più volte perché merita uno studio accurato.

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Buona Luce

Emanuele

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