Le mie battaglie silenziose | i centri commerciali

Ho intenzione di portare sul blog un pò di idee che ho della vita moderna, perché non sempre sono d’accordo con alcune scelte o con alcune novità.

Nel mio piccolo faccio tanti test e cerco sempre di farmi un opinione su tutto anche spinto dalla fotografia che mi porta a riflettere e sottopormi a delle domande, da questo articolo in poi che sarebbe la prima parte cercherò di parlare delle mie battaglie silenziose.

Cercherò di farvi capire al meglio perché sostengo o non accetto alcune scelte della società moderna. Nel mio piccolo cerco sempre di spiegare il perché non sopporto alcune cose e come le contrasto o cerco di contrastarle.

Oggi voglio parlarvi dei centri commerciali, sono queste strutture molto grandi con all’interno negozi di tutti i tipi.

La mia opinione

Il centro commerciale è un pro al consumismo, perché si esce da un negozio e subito dopo si entra in un altro. Si perde tempo e spesso si cammina e ci si comporta come degli automi che hanno un unico desiderio, quello di portare a casa qualcosa che non serve a niente.

Le persone che frequentano queste strutture hanno la sindrome da acquisto compulsivo, entrano con un malore simile a un astinenza ed escono con una soddisfazione che dura pochi minuti.

Come si relazione con la fotografia

Spesso vedo piccoli negozi che non riescono a sopravvivere, a quanto pare le persone preferiscono fare 50km invece di scendere le scalette o fare una passeggiata in centro nel paesino per comprare il necessario.

Dal progetto Tivoli I see you

I negozi sono l’anima di qualsiasi città o paese, perché permettono la vivibilità del posto.

Io sono amareggiato quando vedo che dei negozi storici chiudono, e spuntano centri commerciali nuovi.

Spesso quando vedo un piccolo negozio aperto penso che grazie a loro potrei portarmi a casa delle fotografie, perché qualcuno andrà a prendere il pane e incontrerà un amico oppure si fermerà per bere a vedere una fontana storica.

Conclusione

Da anni preferisco i paesini alle grandi città, perché c’è un umanità diversa e scene diverse. Di frequente quando qualcuno vuole portarmi in un centro commerciale, cerco un alternativa.

Spesso arrivo a far capire la mia opinione, in pochi vogliono sentirla e mi dispiace tantissimo perché la fotografia di strada rischia di sparire nei piccoli paesini.

Buona Luce

Emanuele