Street photography e grafica: possono coesistere o su Instagram c’è grande confusione?

Ho parlato spesso della confusione che a volte si crea fra street photography e grafica sui social. Oggi ve ne parlo anche qui sul blog.

Vedendo tante incongruenze su IG, avevo deciso di smettere di seguire le pagine di repost e collettivi che minassero il concetto stesso di fotografia. Spesso chi mi segue mi parla di come vive i social e di come viene travolto da ondate di foto e mi sento rivolgere spesso domande come “cosa ne pensi di questa fotografia”. Immaginate poi l’imbarazzo di scoprire che il parere che l’immagine che mi è stata inviata non è nemmeno una foto, bensì un’elaborazione grafica spacciata per tale.

Spontaneamente mi domando perché qualcuno dovrebbe fare lo sforzo di creare una pagina di repost, con tanto di concorso associato, e imbrogliare poi la comunità. Inoltre, perché una pagina che richiama nel titolo la parola “photo” finisce per spacciarci delle grafiche? In questo modo si crea confusione fra street photography e grafica.

Chi viene ingannato in primis è il fotografo principiante, che non distingue le due cose ed è più incline a fidarsi. Sbagliano a fidarsi? Si, ma si tratta di un errore poco grave, un peccatuccio veniale giustificato dall’inesperienza. Se dobbiamo ricercare i responsabili possiamo identificarli nelle pagine stesse e, a parer mio, in alcuni fotografi contemporanei di un certo livello che repostano le immagini incriminate nelle loro storie, lasciando anche like e un piccolo commento.

alcune pagine IG repostano immagini che creano confusione fra street photography e grafica

Come potete evincere dal breve scambio riportato nell’immagine qui sopra il gestore della pagina ignora l’essenza intrinseca della fotografia di strada, pur gestendo una pagina molto seguita sull’argomento.

Fotografia in posa o street photography?

E a proposito di essenza intrinseca della street photography, che dire di chi pretende di farne mettendo in posa i soggetti?

Senza nulla togliere al fotografo che ha fatto un ottimo lavoro, la foto riportata qui sopra racconta la storia di questa pagina che divulga la street photography e che ha pensato di premiare nel suo contest una foto palesemente posata.

E non è nemmeno l’unica foto in posa che ha repostato. Certo, direte voi, ognuno sul suo account Instagram può fare ciò che vuole. E io sono d’accordo. Quello che mi preoccupa è la confusione che una pagina con così tanto seguito può ingenerare nei suoi follower.

Cosa possiamo fare

Sebbene io non ami più molto l’espressione “street photography”, credo che sia fondamentale se proprio vogliamo parlare di generi definire dei confini chiari ed evitare di fare confusione. Quello che possiamo fare nel nostro piccolo è evidenziare queste incongruenze nelle quando ci capitano di fronte: possiamo repostare l’errore nelle nostre storie e spiegare cosa c’è che non va o commentare direttamente il post incriminato. Personalmente smetto anche di seguire all’istante chiunque dimostri scarso rispetto per la fotografia, ma questo (me ne rendo conto) potrebbe essere un po’ estremo.

Aspetto un vostro commento, un saluto tutti.

Buona Luce