La raccolta di Louis Faurer

Avevo sentito parlare di Faurer, Steidl pubblica questa questa raccolta nel 2016. Faurer non è un fotografo tanto conosciuto anche se sul web si trovano le sue fotografie, decido così di comprare questo piccolo libro.

Faurer è conosciuto per le foto scattate per la rivista di moda Harper’s Bazaar, ma il suo occhio si perdeva tra le scene della frenetica New York.

Partecipò alle mostre organizzate da John Szarkowski, come : and Out of Focus (1948) e The Family of Man (1955).

Struttura

Un libro formato A6 un 17.2 x 23.3 cm, 208 pagine e 100 fotografie. Copertina rigida verde con la scritta dell’autore in argento e una fotografia di una donna che sembra piangere.

Louis Faurer

Il libro non ha poi un editing ma somiglia tanto a una raccolta, non mi dispiace anzi a volte quando lo comincio a sfogliare penso di dover cambiare l’editing, ma sono solo delle fisse. Faurer cattura la vita nella malinconica New York negli anni ’40 e ’50, foto dopo foto mi sembra di intravedere una visione noir, infatti sembrano delle scene di film.

Walter Hopps lo descrive come un “maestro del suo medium”, ma la sua carriera non ha mai spiccato il volo pur essendo un fotografo non da meno di Robert Frank o Garry Winogrand.

Robert Frank gli scrive per lui una lettera di raccomandazione, per presentare le sue fotografie ma il suo lavoro non viene apprezzato.

Inizialmente, Faurer ha lavorato per riviste di moda come Harper’s Bazaar a New York, ma ben presto ha diretto il suo sguardo affascinato sulla città stessa, dichiarando che : “Ogni angolo nascondeva una nuova scoperta”. È qui che Faurer ha dato vita a un linguaggio poetico e ritraendo i personaggi delle strade, spesso persone povere e sole, nel caos di Times Square durante quello che lui definiva il “crepuscolo ipnotico”.

Ogni angolo nascondeva una nuova scoperta. Louis Faurer

Amava il lavoro di Walker Evans e condivideva con Robert Frank lo studio e la camera oscura.

Le fotografie

Faurer sembra un fotografo dei nostri tempi e all’epoca porta a casa delle fotografie fantastiche, nel libro troviamo foto quadrate e 35mm, tutte interamente in Bianco e nero.

Sfrutta i riflessi, aggiungendo alle fotografie più piani che lo aiutano a creare delle poesie visive, difficile da dimenticare.

La notte diventa sua alleata per catturare la vita, di artisti di strada o di semplici passanti, o chi semplicemente esce dal cinema.

Scatta ritratti a persone povere o con qualche disagio momentaneo, ma anche persone benestanti il che mi affascina perché non è un fotografo umanista ed è per questo che lavorerei all’editing.

Troviamo Inoltre molte foto di Robert Frank, segno di una grande amicizia.

Le sue fotografie sono uno sguardo alla realtà e unisce sensibilità alla fotografia artistica, secondo me è un fotografo che non era stato capito fino in fondo e non gli è stato dato abbastanza spazio.

Le fotografie sono incredibili, è uno dei libri che potrei lasciare comodamente sul tavolino.

Conclusine

Louis Faurer si è ritagliato un bel posto nella mia libreria, mi dispiace il fatto che non ha visto il suo lavoro apprezzato. Con questo libro passo delle serate perdendomi in un fascino che non so descrivere e non potevo non presentarvi questo libro nella categoria 101 libri, perché da spazio alle nostre riflessioni ed è un fotografo che ha tanto da insegnare.

Buona luce

Emanuele