Early Works by Martin Parr

Voglio Parlarvi di un libro che non deve mancare nella vostra libreria, sto parlando di “Early Works” di Martin Parr.

Questa pubblicazione racchiude il suo lavoro tra il 1970 e il 1984 e, come tale, documenta un periodo in cui stava sviluppando la sua estetica ora istantaneamente riconoscibile e distintiva.

Faccio fotografie serie mascherate da intrattenimento. Martin Parr

L’ho comprato molto tempo fa, è sempre un piacere sfogliare questo libro insieme a The Last Resort e comparare i due libri mi ha fatto capire l’evoluzione di Martin Parr e il passaggio al colore.

Questo libro mi ricorda tanto Tony Ray Jones e non a caso Martin Parr stava studiando lui e Garry Winogrand.

Struttura

La copertina è rigida di colore celeste/verde acqua con la fotografia di un automobile molto strana sul ciglio della strada, mi viene da dire divertente tipica dell’umorismo di Parr.

Al tatto la copertina sembra un jeans, la rilegatura è a filo con una tela che mantiene stabile l’intero manufatto e la carta è di ottima fattura.

Ben 144 pagine compresa l’introduzione di Jeffrey Ladd, io ho la versione francese ma c’è anche in inglese.

Contenuto

Vedere un lavoro di Martin Parr in bianco e nero fa un certo effetto, capisco anche che in quegli anni il colore era usato sostanzialmente per la fotografia pubblicitaria ma si stava avvicinando il periodo Pop art. Questo capolavoro è uscito in collaborazione con RRB Photobooks e Martin Parr Foundation, devo dire che si intuisce lo studio di Tony Ray-Jones da parte di Parr, già dalle prime foto.

La prima fotografia mi ricorda tanto una fotografia di Garry Winogrand, ci sono questi due signori che sembrano aspettare qualcuno e l’uomo vestito in modo elegante porta una valigetta, tenete ben in mente questa fotografia.

La via di fuga nel background molto alta mi piace tantissimo, anche se i soggetti sono di spalle, per me questa è una foto di apertura molto interessante. Infatti subito dopo ci sono delle scampagnate, ma la foto che mi colpisce di più è quella dei signori con i cannocchiali, e subito dopo la vena da fotografo di reportage nelle foto che vediamo subito dopo.

Ritratti ambientati e scene di locali con tanto di balli e cantanti che allegrano le serate, e a un tratto scene di vita Inglese con le famiglie in spiaggia.

Le forme a un tratto diventano essenziali nell’editing di questo libro e si susseguono infatti facciate di case e interni di varii tipi, ci sono poi delle fotografie che mi ricordano gli ambienti riconducibili ad associazioni o gruppi, non è facile ragazzi entrare in certi ambienti.

Nelle prime pagine è ricorrente il ballo e il divertimento e poi ad un tratto ci sono le campagne, con i lavoratori. L’editing sembra soffermarsi sulla vita che scorre diversamente per alcune classi sociali.

Parr sembra un osservatore coinvolto anche emotivamente, con un umorismo che non sono abituato a vedere nelle sue fotografie come per esempio la foto di uno spiovente pieno di mutande.

E fin ora tutto quello che ha da dire finisce o inizia con una coppia, e visita ambienti diversi per forma e cultura.

A un tratto ritroviamo la macchina molto buffa e simpatica che ritroviamo nella copertina a metà manufatto,

e inizia un intera serie con fotografie scattate mentre una bufera di neve si scontra con le persone sui marciapiedi, mi sembra di vedere un flash anche molto forte in alcune fotografie.

Il Parr che conosco si sta avvicinando al suo linguaggio e diventa sempre più complesso, fino a un richiamo di una composizione che ha aperto l’intero lavoro.

Due uomini nella nebbia, uno dei due ha una valigetta e qui capisco la complessità del linguaggio di Martin Parr.

Sussegue un ordinario che diventa poesia con questo bianco e nero molto contrastato stile Tony Ray Jones, con scene molto candide e volti persi nel nulla, nei locali o nelle folle.

Non aggiungo altro perché trovo una complessità nell’intero editing che dovrei scrivere altri tre articoli su questo libro, mi rimane che sfogliare e perdermi nelle fotografie di Parr.

Conclusione

Se volete capire l’evoluzione di Martin Parr questo è un libro che può aiutarvi, mi sembra di sfogliare dei capitoli di un film ogni 4 pagine io lo trovo affascinante quanto misterioso. Si perché sono abituato a vedere la fotografia Pop a colori di Parr.

Un capolavoro, che rimane sulla mia mensola dei libri da sfogliare e risfogliare all’infinito senza stancarmi.

Buona Luce

Emanuele