Tony Ray Jones e il suo manifesto personale

Nato nel 1941 studia fotografia negli anni 60 e studia anche nella scuola di grafica di Alexey Brodovitch (si dice che scoprì Robert Frank), Tony scattò fino al 1972 infatti per nostra sfortuna muore all’età di 31 anni di leucemia. Tony Ray Jones è un fotografo non tanto conosciuto che incontra la fotografia di strada e quella documentari, al suo ritorno in Gran Britannia ha portato con se una filosofia influente, influenzando anche Martin Parr che grazie alla sua fondazione è riuscito a pubblicare l’incredibile lavoro di Ray Jones.

Tony era influenzato dalla fotografia di Robert Frank e Bill Brant anche se aveva una filosofia di scatto simile a quella di Garry Winogrand. Negli stati uniti fu anche un fedele compagno di scatto di Joel Meyerowitz.

Sono stato scontento del fatto che questo grande fotografo non lo conoscevo all’inizio dei mie studi di fotografia, ed oggi voglio presentarvelo perché è un fotografo che va studiato assolutamente.

Non fate mai una fotografia noiosa T.R.J.

Caratteristiche della sua fotografia

La fotografia di Tony Ray Jones è caratterizzata da un apparente caos dove appaiono molte volte dei bambini e diverse scene che raccontano storie diverse in altre occasioni invece usa il caos per creare delle cornici.

Trovo brillante il fatto che Tony riusciva a scattare scene dove tutto sembra in ordine come in una coreografia teatrale, il contesto diventa una parte fondamentale che parla sempre della quotidianità, la consapevolezza spaziale è una caratteristica che si trova in tutte le sue fotografie.

In alcune fotografie invece sorgono delle domande, come nel caso della foto con il cavallo alla fiera, cosa ci faceva? Cerca di coinvolgerci in qualche modo, creando delle connessioni tra i soggetti come coppie, cavalli e animali in generale.

E’ continuo il fatto che l’ambiente e i soggetti parlino, e le sue fotografie sono umoristiche da un lato e malinconiche e questo ci fa capire come mai è stato un fotografo influente.

Il suo approccio in una pagina di un blocco notes

Tra i negativi e provini a contatto Martin Parr trova questo piccolo foglio stracciato da un blocco notes, Tony era abituato a scrivere delle sue uscite e in una pagina troviamo un iconico pezzo di scrittura, dove ha messo a nudo il suo approccio.

E secondo me questi appunti sono ancora validi, ma cosa possiamo imparare da questa piccola pagina? vediamoli insieme :

  • Si più aggressivo: non credo dicesse di picchiare le persone ma di essere più aggressivo nel senso perseverante
  • Coinvolgetevi, parlate con le persone: ecco qui penso si noti il suo approccio più documentario, la fotografia di strada ha un approccio diverso per non contaminare con la nostra presenza la scena ma in alcune occasioni per mia esperienza parlare con le persone aiuta in determinate circostanze.
  • Scatta foto semplici : si vede dal contesto che da alle sue fotografie ed oggi tutti vogliamo fare fotografie complicate dimenticando il senso della fotografia.
  • Si paziente: una caratteristica essenziale
  • Scatta la foto istintiva e poi allontanati e poi pensa a come potresti farla in modo diverso, da punti diversi.
  • Vedere se lo sfondo combaci con l’argomento
  • Varia le angolazioni e le composizioni: penso si riferisca alle regole convenzionali.
  • Si più consapevole della composizione
  • Non fare foto noiose : penso che in qualche modo tutti siamo consapevoli di questi punti ma abbiamo sempre bisogno di scattare nuove foto anche se le scene sembrano simili oppure fotografare persone di spalle, penso anche che spesso abbiamo bisogno di portare a casa delle foto e oscuriamo i nostri interessi e le scene interessanti. Spesso tornando a casa senza una foto pur avendo scattato tanto, e sia chiaro succede anche a me e va anche bene perché alla fine ci siamo divertiti e abbiamo passato una bella giornata.
  • Per le foto da più vicino usa un 50mm: penso si riferisca a le regole fotografiche
  • Guarda le vibrazione della fotocamera e scatta a 250° o oltre : penso si riferisca ai tempi di scatto che sono essenziali per catturare l’azione.
  • Non scattare : forse si riferisce alle foto noiose, di essere più selettivi, ed ecco forse perché consiglio a chiunque di scattare almeno un rullino al mese.
  • Scatta a diverse altezze: forse per non rischiare di avere una composizione simile e prevedibile, quindi alza o abbassa la tua fotocamera, penso sia importante anche per il messaggio che vogliamo trasmettere in una fotografia.
  • Nessuna distanza media: non so a cosa si possa riferire, a voi l’interpretazione.

Dobbiamo ricordare che queste note sono state scritte da Tony per se stesso, vi sto dando solo una mia interpretazione al suo appunto e allora cosa ne pensi di scrivere un appunto simile per te stesso? io lo sto già facendo.

Il suo libro

Nel suo libro Rosso prodotto dalla fonazione di Martin Parr, si nota subito che Tony Ray Jones è Britannico per via delle fotografie scattate nel verde oppure al Mare. Come racconta Martin Parr la cultura della streetphotography negli stati uniti è forte negli anni 60/70 e invece in Inghilterra era debole quasi inesistente in alcune zone e per vedere la cultura bisogna andare in posti all’aperto come il Mare, questo spiega le numerose foto in aree verdi o al mare che troviamo in questo libro.

Una fantastica raccolta rieditata da Matin Parr.

Curiosità: Il caffè con Henry Cartier Bresson | racconto di Joel Meyerowitz su ig

Nel 1963 Tony e Joel avvistano in strada HCB alla parata di San Patrizio. Come racconta Joel, Tony gli chiese di andare da HCB e chiedergli se era proprio lui e Henry Cartier Bresson rispose a Joel dicendo ” perchè siete voi la polizia?” HCB li invito ad aspettare la fine della parata per prendere insieme un caffè.

dal profilo ig di Joel Meyerowitz

Conclusione

Dopo la sua morte sua moglie Anna aveva donato al museo nazionale delle scienze tutti i suoi taquini e i suoi provini a contatto e negativi quindi grazie ad Anna oggi possiamo essere ispirati da Tony e vedere il suo stupendo lavoro, come sempre vi invito a comprare i libri di fotografia e scattare il più possibile.

Buona Luce

Emanuele